

Cina, nuova stretta su terre rare e loro tracciabilità
Sistema di dati da caricare su piattaforma gestita dal governo
La Cina ha introdotto un nuovo regolamento provvisorio su estrazione, fusione e separazione delle terre rare che impone alle imprese di istituire un sistema di tracciabilità dei dati sui volumi da caricare ogni mese su una piattaforma gestita dal governo. L'iniziativa, voluta da ministero dell'Industria, Commissione nazionale per lo sviluppo e la riforma (Ndrc) e ministero delle Risorse naturali, punta a rafforzare il controllo del volume totale per l'estrazione e la lavorazione delle terre rare, coprendo sia l'estrazione nazionale, inclusi i prodotti minerali derivati, sia la loro fusione, importazione o lavorazione di altri minerali, come i concentrati di monazite. Le terre rare sono risorse strategiche fondamentali per produrre beni ad alta tecnologia, diventate una potente arma a disposizione di Pechino nell'ambito della brusca guerra commerciale avviata dagli Usa di Donald Trump: la gestione dei relativi processi di estrazione e fusione-separazione (vale a dire il processo di raffinazione dei prodotti minerali di terre rare in vari ossidi, sali o altri composti, singoli o misti) è legata alla sicurezza delle risorse nazionali, hanno riferito i media statali. Secondo il documento, le autorità stabiliranno obiettivi di controllo annuali per l'estrazione e la fusione delle terre rare in base a fattori come gli obiettivi di sviluppo economico nazionale, le riserve e le variazioni delle risorse, lo sviluppo del settore, la tutela ambientale e la domanda del mercato. Le imprese impegnate nel settore sono tenute "a rispettare rigorosamente le leggi e i regolamenti e a operare entro i limiti delle quote assegnate", mentre i due ministeri designeranno le "imprese qualificate". A qualsiasi altra organizzazione o individuo è vietato svolgere attività di estrazione o fusione di terre rare. Per prevenire le fughe illegali di materiali, la Cina ha avviato un'operazione speciale a maggio contro il contrabbando, sottolineando di considerare, in quanto "grande Paese responsabile, le esigenze civili di minerali strategici di altre nazioni e di approvare le licenze di esportazione che soddisfano i requisiti di legge".
C.Martinez--BT